lunedì 23 aprile 2012

ma... Tutto ciò non vale il veleno che distillano

  i tuoi occhi, occhi neri [verdi],

 laghi in cui la mia anima trema e si vede capovolta

I miei sogni accorrono a frotte

a dissetarsi a quegli
amari abissi.



Tutto questo non vale il terribile prodigio

 della tua saliva che morde [J...],
 

 la mia anima e la immerge nell’oblio

senza rimorsi, e al carro della vertigine

la fa rotolare sfinita alle sponde della morte!

lunedì 16 aprile 2012

Sono pieno di sogni

Sono pieno di sogni
un' otre colma d'acqua in preda alla tempesta
ai flutti del mare
E quando posso, dove posso
mi incanto di fronte
alla tua bellezza, mia signora
come davanti ad un prezioso e raro  incunabolo,
ad una perfetta scultura,
ad una elegante e precisa equazione
Felice di aver colmato il mio cuore
sensibile al raro
i miei occhi avidi dello splendore,
la mia mente desiderosa di senso logico e recondido significato.
E' sogno o realtà?
Oh, solo importa l'averti incontrata
ed incontrarti ancora e sempre
nel sogno e nella realtà
ed accoglierti
come un'otre fa con l'acqua,
che galleggia (ma è possibile?)
in mezzo al mare.


Mio Plagio di una lirica di Yeats ("Gli uomini migliorano con gli anni") e di un mio precedente plagio della stessa.

mercoledì 11 aprile 2012

Nel 2046 corre una rete che collega ogni punto della terra. E c'è un treno misterioso che parte regolarmente verso il 2046. Tutti quelli che vanno al 2046, hanno un solo pensiero in mente: ritrovare i ricordi perduti. Perché si dice che niente cambia mai nel 2046. Ma nessuno sa se quel punto esiste veramente, perché nessuno è mai tornato. Nessuno tranne me!
Lasciare il 2046 non è una impresa facile. Per uno che ci riesce, altri mille ci provano all'infinito. Da quanto sono su questo treno? Non lo so, non lo so. Non me lo ricordo più. Comincio a sentire il peso della solitudine. Quando mi chiedono perché ho lasciato il 2046 resto nel vago. Non do mai la stessa risposta.






Un tempo, quando uno aveva un segreto da nascondere, andava in un bosco. Faceva un buco in un tronco e sussurrava lì il suo segreto. Poi richiudeva il buco con del fango, così il segreto sarebbe rimasto sigillato per l'eternità. Ho amato una donna ma lei mi ha lasciato. Speravo fosse nel 2046. E quindi sono andato a cercarla lì. Ma non c'era. Da allora non riesco a smettere di chiedermi se mi abbia mai amato. La risposta è un segreto che nessuno conoscerà mai. I ricordi sono sempre bagnati di lacrime.